Stefania Sini
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È nata a Milano il 10 aprile 1967. Si è laureata in lettere all’Università degli Studi di Milano in Storia della critica letteraria con Franco Brioschi, con la tesi Voce e intonazione nel pensiero estetico di Michail Bachtin. Nel 2001 nella stessa università ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia della lingua e letteratura italiana con la tesi su Vico Retorica e topica della “Scienza nuova”. Nel 2002 ha collaborato con il Parlement des écrivains di Parigi. I suoi saggi su Bachtin sono apparsi su “Acme”, “Recherches sémiotiques/Semiotic Inquiry” e su Kamen’, a cui collabora e per cui con Margherita De Michiel ha tradotto e curato gli Appunti degli anni 1940-60. Ha prefato e curato l’edizione italiana di Deborah Haynes, Bachtin e le arti visive (Milano, Nike, 1999). Su Vico ha pubblicato “Jazyki i znaki v filosofii D_ambattista Viko” [Lingue e segni nella filosofia di Giambattista Vico] per “Metafizi_eskie issledovanija” di Pietroburgo e Figure vichiane, Milano, Led-Il Filerete, 2005. Con Amedeo Anelli ha tradotto per Via del Vento La steppa ed altre poesie di Arsenij Tarkovskij e La conchiglia e altre poesie di Osip Mandel’_tam. In corso di pubblicazione è la traduzione e cura con Margherita De Michiel dei Frammenti estetici di Gustav _pet. Attualmente è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Filologia moderna dell’Università degli Studi di Milano, dove collabora alle cattedre di Critica e teoria della letteratura e Letterature comparate. Sta lavorando sul Formalismo russo, in particolare su Boris Ejchenbaum, e ancora su Bachtin. |
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