Sergio Givone (1944), tra i più importanti filosofi italiani, insegna Estetica all’Università di Firenze dal 1991, dopo aver insegnato la stessa disciplina a Perugia e a Torino. E' stato Humboldt-Stipendiat presso l'Università di Heidelberg negli anni 1982-83 e 1986-87. Ha tenuto conferenze e cicli seminariali nelle Università di Parigi (Sorbona), Madrid (Autonoma e Complutense), Barcellona (Autonoma), Heidelberg, Stoccarda, Stanford. E' stato visiting-professor nell'università di Girona. E' stato condirettore di «Metaphorein» (con Ferruccio Masini) e di «Paradosso» (con Massimo Cacciari, Carlo Sini e Enzo Vitiello) e fa parte della Direzione di «Estetica». E' presidente dell'Associazione Italiana per gli Studi di Estetica. E' stato preside della Facoltà di Magistero dell'Università di Firenze dal 1992 al 1995. E' direttore del Centro di Cultura per Stranieri dell'Università di Firenze dal 1996. Partecipa ad un progetto di ricerca sulla filosofia classica tedesca, con particolare attenzione agli aspetti estetici, diretto dal prof. Franco Bianco dell'università di Roma III. E' membro del comitato scientifico di «Studi germanici», «Cultura tedesca», «Ermeneutica», «Agalma». Ha pubblicato i seguenti volumi: Kant e la storia della filosofia, Mursia 1972, Hybris e melancholia. Studi sulle poetiche del Novecento, Mursia 1974, William Blake. Arte e religione, Mursia 1978, Dostoevskij e la filosofia, Laterza 1985, Storia dell'estetica, Laterza 1988, Disincanto del mondo e pensiero tragico, il Saggiatore 1989; Storia del nulla, Laterza 1995; Eros/ethos, Einaudi 2000. Ha curato l'edizione di opere di Hegel, Berdjaev, Eudokimov, Bergamin, Szondi. Inoltre Nel 1998 ha pubblicato presso Einaudi un romanzo, Favola delle cose ultime, che ha vinto il Premio Grinzane Cavour, mentre un secondo romanzo, Nel nome di un dio barbaro, finalista al Premio Strega, è uscito nel 2002 presso lo stesso editore.