|
Lou Andreas
Salomé,
Aprile
a cura di Susanna Mati
pag.
, ISBN
8887741603
Euro
4,00 (ESAURITO)
|
|
|
|
|
L’AUTORE
Lou von Salomé nasce a Pietroburgo il 12 febbraio 1861, figlia di un generale russo d’origine francese. Rivela fin da piccola caratteristiche non comuni d’intelligenza, fantasia e bisogno di solitudine. A 16 anni, sfidando l’ortodossia protestante, lascia la Chiesa; subito dopo, l’incontro col suo primo maestro, il pastore olandese Hendrik Gillot, che le impartisce una severa educazione filosofica. Viaggia in Europa con la madre. Nel 1882 l’incontro con Friedrich Nietzsche e Paul Rée, insieme ai quali progetta un sodalizio di studi detto “la Trinità”; l’amicizia con Nietzsche (del quale rifiuta la proposta di matrimonio) dura pochi mesi, la convivenza con Rée cinque anni. Nel 1885 scrive Im Kampf um Gott e nel 1887 si sposa con l’iranista Carl F. Andreas, matrimonio non consumato e sofferto. Compie in seguito numerosi viaggi: a Parigi, Vienna, Pietroburgo, in Svezia e Turchia. Nel 1894 scrive F. Nietzsche in seinen Werken e nel 1896 il romanzo Ruth; frequenta la società letteraria viennese, conoscendo Schnitzler, Hofmannsthal, Wedekind; ha una relazione col politico socialista G. Ledebour. Nel maggio 1897 a Monaco l’incontro sentimentale forse più importante, quello con il ventiduenne René Maria Rilke, che Lou ribattezza Rainer; insieme trascorrono due periodi in Russia, intrecciando una relazione che durerà per tutta la vita, testimoniata da un corposo epistolario. Nel 1910 scrive Die Erotik; l’anno seguente, a Weimar, l’incontro intellettuale determinante con Sigmund Freud, della cui scuola diventa fervida adepta; Lou stessa svolgerà negli ultimi anni della sua vita la professione d’analista, scrivendo notevoli saggi di psicanalisi. Scrive inoltre il romanzo Das Haus (1919), le novelle Die Stunde ohne Gott (1922) e Rodinka (1923), e nel 1931 Mein Dank an Freud. Muore a Göttingen, dov’era andata ad abitare col marito, il 5 febbraio 1937; pochi giorni dopo tutti i suoi scritti vengono sequestrati dalla Gestapo. Postuma appare
l’autobiografia Lebensrückblick.
|
|
|
|
|