«Se mi uccido, non sarà per distruggermi, ma per ricostituirmi, il suicidio non sarà per me che un mezzo per riconquistarmi violentemente, per fare brutalmente irruzione nel mio essere, per precedere l’incerta avanzata di Dio. Attraverso il suicidio, reintegro il mio disegno nella natura, do per la prima volta alle cose l’espressione della mia volontà. Mi libero da questo condizionamento dei miei organi così male assortiti con il mio io, e la vita non rappresenterà più per me un azzardo assurdo in cui pensare ciò che mi vogliono far pensare.». |