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David Herbert
Lawrence,
Un sogno di vita
A cura di Francesco Cappellini pag.
40, ISBN
978-88-6226-112-8
Euro
4,00
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UN ASSAGGIO |
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«Più tardi, non so quanto più tardi, può essere stato un minuto o un’eternità, mi svegliai sentendo qualcosa che mi sollevava, mi sollevava con un movimento strano e rivoltante, curiosamente eccitante, un lento ritmico sussultare ora dolce ora potente, ora gentile e ora rude, riconoscente e violento. Non potevo fare niente, neanche svegliarmi del tutto: in effetti non ero terrorizzato, solo assolutamente sbalordito.» |
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L’AUTORE
David Herbert Richards Lawrence nasce nel 1885 a Eastwood (Inghilterra). A sedici anni la polmonite mette fine al suo apprendistato impiegatizio e nel 1908, diplomatosi, diviene maestro. Il suo primo romanzo, Il pavone bianco, esce già nel 1911. Nel ’12 incontra Frieda von Richtofen con la quale fugge in Germania e nello stesso periodo pubblica il suo secondo romanzo, Il trasgressore. L’impulso a viaggiare, soprattutto verso il sole, anche a causa della sua cagionevole salute, fu una sua costante. Nel ’14 tornò in Inghilterra dove finalmente sposò Frieda, che aveva ottenuto il divorzio dal marito. Tra il ’22 e il ’23 i suoi vagabondaggi lo portano in India, Australia, Tahiti, Stati Uniti e Messico, dove scrisse il suo decimo romanzo, Il serpente piumato. A Firenze scrisse L’amante di Lady Chatterley, pubblicato nel 1928, uno dei romanzi più famosi del XX secolo e pietra di scandalo per la borghesia benpensante dell’epoca, sia per il linguaggio esplicito sia per la relazione tra una donna di alto rango sposata e un guardiacaccia. Messo al bando in tutta Europa, in Inghilterra verrà ripubblicato solo nel 1960. D.H. Lawrence era morto da tempo, nel 1930, per l’aggravarsi della tubercolosi.
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