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Collana «I quaderni di via del Vento»
volumetto n° 86



Pierre  Bonnard, Con ali di farfalla
A cura di Marco Alessandrini
 pag. 44, ISBN 978-88-6226-111-1

Euro 4,00
IN SINTESI

Una selezione di pensieri sull’arte e la vita di Pierre Bonnard, prima membro del gruppo di pittori francesi ‘Nabis’ (Profeti), e poi raffinato e solitario testimone della pittura d’immagine e di luce in epoca di avanguardie.


UN ASSAGGIO

«Non so se nei miei riguardi il termine vocazione sia quello esatto. All’epoca non mi rendevo esattamente conto di voler essere pittore. Mi sembra che a quel tempo ad attirarmi non fosse propriamente l’arte, ma la vita da artista, con tutto ciò che essa comportava, nella mia idea, quanto a fantasia, al disporre liberamente di se stessi. Certo, dopo un po’ di tempo sono stato attratto dalla pittura e dal disegno, ma senza che fossero una passione irresistibile: piuttosto, volevo a qualunque costo fuggire la vita monotona.»







L’AUTORE

Pierre Bonnard nasce nel 1867 a Fontenay-aux-Roses, vicino Parigi. Durante gli studi liceali manifesta la sua passione per il disegno e la pittura. Poi, contemporaneamente alla Facoltà di Legge, frequenta l’Académie Julian dove incontra Paul Sérusier, Maurice Denis, Paul Ranson. Nel 1888 si laurea e suo padre lo avvia alla carriera amministrativa. Quello stesso anno Sérusier, di ritorno dalla Bretagna, mostra ai compagni Il Talismano, una tavoletta di colori puri e contrapposti da lui realizzata sotto la guida di Gauguin (opera che diverrà una sorta di Bibbia per generazioni di pittori e movimenti). Lo stesso Sérusier fonda coi compagni il gruppo dei «Nabis», in ebraico «Profeti», per diffondere le nuove idee di Gauguin sulla pittura. Bonnard vi parteciperà pur senza lasciarsi coinvolgere dal misticismo dei compagni ma limitandosi ai puri aspetti pittorici. Nel 1910 soggiorna a lungo in Costa Azzurra, dove si incontra con Signac e Renoir. Nel ’25 acquista la villa «Le Bosquet» a Le Cannet, sopra Cannes. Si susseguono mostre e riconoscimenti pubblici. Nel ’39 si ritira definitivamente a Le Cannet. Muore il 23 gennaio ’47.

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