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Collana «Ocra gialla»
volumetto n° 71



Josef  Popper-Lynkeus, Sogno come veglia
a cura e traduzione di Marco Alessandrini
 pag. 44, ISBN 978-88-6226-098-5

Euro 4,00
IN SINTESI

Tre racconti inediti in Italia dell’inventore-scrittore praghese, tra i quali, quello che dà il titolo al volumetto, a cui pare si ispirò Sigmund Freud per elaborare la sua teoria sui sogni.


UN ASSAGGIO

«Ma poche persone sanno interpretare i propri sogni. Un sogno di cui ci si ricordi chiaramente, al punto da poterlo poi raccontare, un sogno che non sia dunque dato dalla febbre, ha sempre un significato.»







L’AUTORE

Josef Popper nasce nel 1938 nel ghetto di Kolin, cittadina nei pressi di Praga, da famiglia di condizioni modeste. Dopo gli studi a Kolin e a Praga, nel 1859 si laurea in ingegneria a Vienna. Essendo ebreo, la carriera universitaria gli è interdetta. Lavora nelle Ferrovie. A Vienna impartisce lezioni private, poi fino al 1865 scrive articoli scientifici per quotidiani. Nel 1862 l’Accademia delle Scienze di Vienna ignora un suo progetto per il trasporto dell’elettricità tramite cavi, di cui vent’anni dopo, quando Deprez ne è l’ideatore ufficiale, dimostra di essere il primo inventore. Dal 1867 al 1897 elabora e brevetta progetti, dalla termodinamica all’aeronautica; anticipa, nel 1884, la relatività di Einstein. Ma ciò che spinge persino quest’ultimo, insieme a molti, a lodarlo, è il piano di riforma sociale avanzato fin dal 1878, volto a un’economia senza classi povere. Dopo i fortunatissimi racconti Phantasien eines Realisten (Fantasie di un realista), del 1899, vive di modesti risparmi; riceve un sussidio dal comune di Vienna. Muore nel 1921, celebrato come persona e scrittore eminente. Dal 1910 aveva adottato lo pseudonimo Lynkeus (Linceo), mitico membro degli Argonauti, dalla vista acutissima.

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