|
Camille
Claudel,
Sono come Cenerentola
A cura e traduzione di Marco Alessandrini pag.
48, ISBN
978-88-6226-074-9
Euro
4,00 (2° edizione)
|
|
|
|
|
L’AUTORE
Camille Claudel nasce nel 1864 a Fère-en-Tardenois (Aisne, Piccardia) Il padre, conservatore delle ipoteche, si sposta con la famiglia in varie località francesi. Nel ’66 nasce la sorella Louise e due anni dopo il fratello Paul. Già dodicenne Camille modella con l’argilla le sue prime figure. Nel ’81 la madre e i tre figli, col benestare del marito che vuole favorire la vocazione della figlia, si trasferiscono a Parigi, dove Camille segue i corsi dell’Académie Colarossi. Nel ’82 vince il Prix de Rome e fa la conoscenza dello scultore Auguste Rodin, di ventiquattro anni più anziano di lei e già famoso. Probabilmente il rapporto amoroso fra i due inizia già l’anno seguente e nel ’84 Camille entra nell’atelier di Rodin come modella e come aiutante ma di fatto anche come musa ispiratrice. Dal ’91 i loro rapporti sono compromessi ed è chiaro che Rodin non abbandonerà la compagna di una vita Rose Beuret. Camille realizzerà opere importanti per il taglio simbolista e modernista. Le manie persecutorie di Camille si faranno sempre più stringenti e nel 1913, otto giorni dopo la morte del padre, viene ricoverata nel manicomio di Ville-Évrard (Parigi), e ’14 in quello di Montdevergues (Avignone). La madre, in trent’anni di internamento della figlia, non andrà mai a trovarla; solo il fratello, scrittore e diplomatico vi si recherà qualche volta. Muore nel ’43 e viene sepolta nella fossa comune del vicino cimitero di Montfavet.
|
|
|
|
|