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Georges
Braque,
Dipingere è meditazione
Marco Alessandrini pag.
36, ISBN
978-88-6226-055-8
Euro
4,00
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UN ASSAGGIO |
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«Un tempo ero profondamente legato a Picasso. A dispetto dei nostri temperamenti, estremamente diversi, eravamo guidati da un’idea comune. Lo abbiamo compreso soltanto più tardi: Picasso è spagnolo, io francese; chiunque sa quanto sia grande la differenza, ma a quell’epoca queste diversità erano immateriali. Vivevamo a Montmartre, avevamo l’abitudine di incontrarci ogni giorno e di parlare di tutto... In quegli anni, Picasso e io ci scambiavamo opinioni che nessuno oggi esprimerebbe, cose che a nessuno oggi verrebbe in mente di dire e che nessuno potrebbe capire... cose che adesso risultano incomprensibili ma che allora davano a noi un’immensa gioia... e che avranno termine solo quando terminerà la nostra vita.»
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L’AUTORE
Il 13 maggio 1882, ad Argenteuil-sur-Seine, Georges nasce da Charles Braque, decoratore murale, e da Augustine Johanet. Nel 1890 si trasferisce con la famiglia a Le Havre. Iscritto ai corsi serali della locale Ecole des Beaux Arts; abbandona gli studi al Liceo e diventa apprendista decoratore. Nel 1900 è a Parigi; si perfeziona in decorazione e in disegno e pittura, frequenta l’Académie Humbert e l’Ecole des Beaux Arts. Nel 1904 lascia gli studi accademici e lavora nel nuovo studio in rue d’Orsel. È al Salon des Indépendants del 1906; avvicina i ‘fauves’. Nel 1907, contratto con il mercante Kahnweiler: lo presenta ad Apollinaire, tramite cui conosce Picasso. Del 1908 la prima personale; nel 1911 espone con Picasso alla Berliner Sezession. Nel ’12 sposa Marcelle Lapré; crea i primi ‘papier collé’. Al fronte nel ’14; l’anno seguente è ferito alla testa. Nel ’22, da Montmartre trasloca a Montparnasse; nel ’25, nuova casa costruita per lui dall’architetto Auguste Perret. Scene e costumi per balletti di Diaghilev. Nel ’30 si fa costruire un’abitazione estiva a Varengeville-sur-Mer, in Normandia. Numerose le esposizioni. Grave malattia nel ’45. Nel ’47 espone nella galleria parigina di Aimé Maeght; nel ’48, XXIV Biennale di Venezia e antologica negli Stati Uniti. Nel ’56, opere sul tema degli uccelli; nel ’59, interruzione per malattia. Muore a Parigi il 31 agosto ’63. Il discorso funebre è di André Malraux. Viene sepolto accanto alla moglie a Varengeville-sur-Mer.
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