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Pablo
Picasso,
Una forma di magia
A cura di Antonio Castronuovo
pag.
48, ISBN
978–88–6226–131–9
Euro
4,00 (2° edizione)
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L’AUTORE
Pablo Picasso nasce a Malaga nel 1881 da famiglia andalusa. Segue gli spostamenti del padre, insegnante di disegno, prima in Galizia e poi a Barcellona dove s’iscrive all’Accademia di Belle Arti e dove nel 1900 frequenta il ritrovo ‘Els Quatre Gats’. Compie all’epoca frequenti viaggi a Parigi dove stringe amicizia col poeta Max Jacob. Nel 1904 si trasferisce nella capitale francese dove trova studio nel Bateau-Lavoir. V’incontra Fernand Olivier, con la quale entra in relazione. Conosce vari pittori e intellettuali tra cui Van Dongen, Apollinaire e Matisse. Già con le opere del ‘periodo blu’ (1901-1904), che tradiscono l’influenza di Toulouse-Lautrec, e con quelle del ‘periodo rosa’ (1905-1906), s’impone come punto di riferimento della cultura parigina. Con la grande tela Les demoiselles d’Avignon (1907) la sua ricerca formale apre la stagione del cubismo, prima ‘analitico’, poi dal 1912 ‘sintetico’, percorso che lo vede affiancato idealmente all’amico Braque. L’anno precedente aveva conosciuto Marcelle Humbert che frequenta fino al 1916, quando lei muore. Nel ’14 si sposta nel sud della Francia. Nel ’17 conosce Olga Koklova che sposa l’anno successivo e dalla quale ha un figlio per poi separarsi nel ’35. Nel ’27 incontra Marie Thérèse Walter e nel ’36 Dora Maar. Dopo aver recuperato la figuratività nel periodo ‘classicista’ e aver vissuto una breve e singolare esperienza surrealista, approda al suo personale astrattismo, in cui tutte le precedenti esperienze formali sono ricomposte e rappresentate contestualmente nelle singole opere. Nel ’43 incontra Françoise Gilot da cui avrà due figli, e nel ’54 Jacqueline Roque, che sposa nel ’61. Muore l’8 aprile 1973.
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