«Quello che avverto ora soprattutto, considerando il lavoro che ho lasciato, è una costante preoccupazione di raggiungere un’intensità coloristica, con l’ambizione – fino a che punto soddisfatta? – di dar concretezza a quella luminosità serena, pur nell’inquietudine della ricerca, che è anche il desiderio di razionalità: a posteriori, una forte aspirazione alla qualità pittorica, intesa come dato essenziale. |