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Marino
Marini,
L’arte è un gioco
biografia e note di Fabrizio Zollo pag.
44, ISBN
9788862260046
Euro
4,00
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UN ASSAGGIO |
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«Nel ritratto ho sempre cercato di dare, più che l’espressione o il carattere della persona – anche in ciò che essa ha di più comunicativo, nel senso meno esteriore, – la sua “poesia”. Non c’è volto umano in cui questa “poesia” non sia come racchiusa, annidata, solidificata in un tratto, in una prominenza, in una lieve cavità. L’artista deve poterla riconoscere e liberare». |
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L’AUTORE
Marino Marini nasce a Pistoia il 27 febbraio 1901, assieme alla sorella gemella Egle. Già da giovanissimo dimostra una stupefacente abilità nel disegno. A sedici anni viene iscritto, assieme ad Egle, all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel ’19 compie il primo viaggio a Parigi. Nel ’23 partecipa alla II Biennale di Roma. Nel ’27 partecipa alla III Mostra internazionale delle arti decorative a Monza, dove conosce Arturo Martini e nel ’28 è presente, ed in futuro vi parteciperà molte altre volte, alla Biennale di Venezia Nel ’29 è chiamato da Arturo Martini a succedergli nella cattedra di scultura presso l’Istituto d’Arte di Villa Reale a Monza, che manterrà per undici anni. Inizia ad esporre all’estero. Nel ’31 è ancora a Parigi. Nel ’33 ha inizio la serie dei ‘Pugili’. Nel ’35 partecipa alla II Quadriennale di Roma, dove vince il primo premio e che gli darà la definitiva consacrazione della critica. Inizia il tema delle Pomone e quella dei ‘Cavalieri’. Nel ’37 vince a Parigi il Gran Prix all’Esposizione universale. Nel ’38 incontra e sposa Mercedes Pedrazzini, che chiamerà Marina. Nel ’41 è titolare della cattedra di scultura all’Accademia di Brera di Milano.Durante la guerra ripara con la moglie in Svizzera nella casa dei Pedrazzini, genitori di lei, a Tenero, vicino Locarno. Conosce Giacometti e Wotruba. Nel ’46 rientra a Milano e riprende l’insegnamento a Brera.Stringe amicizia con lo scultore Henry Moore; incontra il mercante americano Curt Valentin, e Peggy Guggenheim. Nel ’50 espone a New York. Nel ’73 viene inaugurato il Museo Marino Marini a Milano. Nel ’76 alla Nuova Pinacoteca di Monaco di Baviera gli viene dedicata una sala permanente di sculture e dipinti. Del ’77 è la sua ultima scultura, il ritratto di Oskar Kokoschka. Nel ’79 viene inaugurato a Pistoia il Centro di Documentazione dell’Opera di Marino Marini. Il 6 agosto 1980 Marino muore nella sua casa di Viareggio dopo lunga malattia e viene sepolto a Pistoia. Nel 1988 viene inaugurato a Firenze il Museo Marino Marini. Nel 1983 viene istituita a Pistoia la Fondazione Marino Marini.
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