«Spensi, mi riaddormentai. Qualche volta, come Eva nacque da una costola d’Adamo, una donna nasceva da una falsa posizione della mia coscia. Formata dal piacere che ero sul punto di gustare, m’immaginavo che fosse lei ad offrirmelo. Il mio corpo, che sentiva in lei il suo stesso calore, voleva congiungersi con lei, e mi svegliavo. Tutti gli altri esseri umani mi apparivano come assai lontani in confronto a questa donna che avevo appena lasciato, avendo ancora la guancia riscaldata dai suoi baci, il corpo indolenzito dal peso della sua persona. A poco a poco, il suo ricordo svaniva; adesso avevo dimenticato la ragazza del mio sogno tanto velocemente come fosse stata una vera amante.» |