Emily Brontë nacque il 30 luglio 1818 a Thornton nello Yorkshire, penultima di sei figli – un solo maschio, due sorelle morte nella preadolescenza (Brontë è il cognome che il padre, il pastore Patrick Brunty, volle assumere in omaggio all’ammiraglio Nelson, duca di quell’assolato borgo etneo). Molto presto orfani di madre, i ragazzi vengono affidati alle cure di una zia affezionata ma rigida (una metodista).
Emily è considerata la più originale delle tre scrittrici Brontë – Charlotte, la maggiore, Anne la più piccola – una vera interagente trinità, precocemente dotata per l’invenzione letteraria. Patrick Branwell (Branwell per i familiari), l’unico amato fratello, anche lui pittore e scrittore, morirà per abuso di alcool e droga, nel settembre 1848. Emily muore nel dicembre dello stesso anno, a soli trent’anni. Anne scompare pochi mesi dopo. Charlotte godrà alcuni anni di successo, curerà inoltre la memoria e le opere delle sorelle, morirà nel 1855. Delle circa duecento liriche che Emily ci ha lasciato – di cui solo una piccola parte pubblicate in vita – molte, le ‘gondaliane’, sono il nucleo di un poema di guerra e d’amore, un serio gioco letterario nel quale ciascuna delle Brontë seguiva i ‘suoi’ personaggi. Il gioco ha inizio nel 1826, protagonisti i soldatini di Branwell. Quando Charlotte parte per proseguire gli studi, Branwell continua con lei il gioco per corrispondenza, mentre Emily comincia con Anne la storia del regno di Gondal. Ancora nel 1844 – è il giorno del suo compleanno – Emily scrive di un’escursione di tre giorni a York con la sorella minore e i loro inseparabili personaggi: «... Abbiamo intenzione di rimanere fermamente attaccate a questi furfanti fin quando ci delizieranno...». Emily nel 1846 pubblicò insieme alle sorelle sotto pseudonimo Poems by Currer [Charlotte], Ellis [Emily] and Acton [Anne] Bell [Brontë] e l’anno seguente, col suo nome, il famosissimo, intenso romanzo Cime tempestose.
|