René Daumal nasce il 16 marzo 1908 a Boulzicourt, nelle Ardenne. Fonda nel 1922 a Reims, con Robert Meyrat, Roger Gilbert-Lecomte e Roger Vaillant, una comunità iniziatica soprannominata “les Simplistes”. Condivide con questi giovani l’esperienza di diversi tipi di droghe. Tra il 1928 e il 1930 fa nascere, sempre con Gilbert-Lecomte, la rivista «Le Grand Jeu» di cui usciranno soltanto tre numeri e che accoglierà i suoi primi scritti, tra cui la Lettre ouverte à André Breton in cui controbatte alle critiche dei surrealisti. Nei primi anni ’30 si dedica allo studio del sanscrito, sotto l’influsso di Georges I. Gurdjieff e di Alexandre de Salzmann. Nel 1932 effettua un viaggio negli Stati Uniti dove rincontrerà Véra Milanova che diventerà sua moglie. Nel 1933 effettua il servizio militare da cui sarà riformato dopo pochi mesi. Collabora alla «Nouvelle Revue Française». Nel 1936, stabilitosi nei dintorni di Parigi, lavora per conto dell’Encyclopedie Française e pubblica la raccolta poetica Le Contre-Ciel, di cui erano uscite varie anticipazioni, per le Éditions de l’Université de Paris. Nel 1937 esce, per i tipi di Gallimard, il romanzo La Grande Beuverie. Nel 1939 si ritrova senza lavoro a Parigi. Un esame medico evidenzia la tubercolosi polmonare che lo porterà alla morte. Per curarsi si stabilisce a Pelvoux, in Savoia. Lavora alla stesura del romanzo Le Mont Analogue, che uscirà postumo da Gallimard nel 1952, e alle traduzioni di testi sacri induisti. Dopo un continuo girovagare, complicato da condizioni materiali spesso approssimative, si spegne a Parigi il 21 maggio 1944, all’età di 36 anni.
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