Hugo von Hofmannsthal nasce a Vienna nel 1874; nel suo sangue scorrono una vena ebraica boema e una vena italiana. Il suo precoce esordio letterario avviene nel 1890 quando inizia a pubblicare le sue prime poesie sotto lo pseudonimo di Loris Melikow; nel frattempo frequenta l’ambiente letterario viennese stringendo amicizia con A. Schnitzler, H. Bahr, R. Beer-Hofmann. Durante un viaggio in Italia Hofmannsthal inizia a scrivere opere teatrali; una di esse, La donna alla finestra, viene rappresentata a Berlino. Nel 1901 si sposa e va a vivere nella casa di Rodaun. Del 1902 è il breve scritto Ein brief, ovvero la celebre Lettera di Lord Chandos. A questo periodo risale anche la frequentazione con Stefan George, che gli pubblicherà varie poesie sui «Blatter fur die Kunst»; il distacco si avrà già nel 1906. Col regista M. Reinhardt viene rappresentata l’Elettra; sempre più intensa con Richard Strauss, per il quale Hofmannsthal scrive Il cavaliere della rosa e l’Arianna a Nasso. Per Sergej Diaghilev, direttore dei Balletti Russi, prepara la Leggenda di Giuseppe. Allo scoppio della guerra è chiamato come ufficiale in Istria e poi al Ministero della Guerra a Vienna; del ’19 è la Donna senz’ombra. In seguito, la riflessione sul teatro barocco sfocerà in Il grande teatro del mondo di Salisburgo (’22) e nelle due versioni de La torre. Al ’28 risale l’Elena egizia con musiche di Strauss. Il 15 luglio 1929, due giorni dopo il suicidio del figlio, muore improvvisamente a Rodaun. Postumo apparirà il romanzo Andrea o i ricongiunti.
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