Fernando António Nogueira Pessoa nasce il 13 giugno 1888 a Lisbona; presto morirà il padre, seguito dal fratellino. In seguito a quest’evento nasce in Fernando il primo personaggio dall’identità immaginaria, lo Chevalier de Pas. Nel 1895 la madre si risposa col console portoghese a Durban (Sudafrica), dove la famiglia emigra. Per iscriversi alla facoltà di lettere Fernando torna però a Lisbona, abitando presso una zia; in seguito, per tutta la vita, abiterà in camere in affitto. Abbandona però gli studi e si impiega come traduttore commerciale in una ditta di esportazioni. Aderisce alle prime avanguardie portoghesi, inventando il “paulismo” e altri movimenti futuristi. L’8 marzo 1914 appare il primo eteronimo, Alberto Caeiro; seguiranno Ricardo Reis, Álvaro de Campos, Bernardo Soares e numerosi altri: personalità fittizie a ciascuna delle quali Pessoa attribuisce una vita indipendente ed una propria opera. Nel 1915 pubblica la rivista avanguardista «Orpheu», insieme (tra gli altri) a Mário de Sá Carneiro; con quest’ultimo stringe una profonda amicizia, confessando poi di averne sentito a distanza il suicidio. S’interessa infatti d’esoterismo e teosofia, ma anche di pratiche medianiche. Nel 1920 si fidanza con Ophélia Queiroz; il rapporto finirà, dopo una lunga interruzione, nel 1929. Nel 1934 pubblica Mensagem, l’unica sua raccolta di versi apparsa in vita. Il 30 novembre 1935 muore a Lisbona per una crisi epatica, dovuta ad abuso di alcool, lasciando un’enorme quantità di scritti.
Tra le sue opere, pubblicate postume: il Libro dell’inquietudine dell’eteronimo Bernardo Soares, le Poesie e Pagine esoteriche, il Faust, il volume che raccoglie le Poesie di Álvaro de Campos. In italiano notevoli sono le due raccolte intitolate Una sola moltitudine.
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