Lidija Vukcevic è nata nel 1954 a Zagabria da famiglia di origine montenegrina. Vive a Samobor, e insegna lingua e letteratura croata in un liceo di Zagabria. Ha studiato letterature e lingue slavo-meridionali e filosofia all’Università di Zagabria, dove ha conseguito il dottorato con una tesi sullo scrittore serbo del Novecento Milos Crnjanski. Si occupa di letteratura serba e croata del Novecento nel cui ambito ha pubblicato diversi saggi su scrittori quali Milicevic, Desnica e Crnjanski. È consulente di una casa editrice di Zagabria. Collabora a vari giornali e periodici, tra cui «Republika» e «Prosvjeta». Ha insegnato all’Università Statale di Milano, Facoltà di Lettere, Filosofia e Lingue.
Fra le sue pubblicazioni, ricordiamo le raccolte di poesie Il colore dello zafferano (Boja safrana) del 1992, La polvere della pergamena (Pergamene prah) del 1995. Stanno per uscire le poesie in prosa Vocabolario personale (Rjecnik slucajnosti: alla lettera “Vocabolario delle casualità”), e la raccolta di poesie Lepeza (Ventaglio). Le liriche raccolte nel presente volumetto, inedite in Italia e scelte dalla stessa autrice, sono state dalla stessa tradotte in italiano con la collaborazione dello slavista Eridano Bazzarelli.
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