Emmanuel
Bove,
L’equivoco
a cura di Antonio Castronuovo pag.
44, ISBN
9788862261050 Euro
4,00
IN
SINTESI
Un racconto, inedito in Italia, dello scrittore francese, cantore della solitudine, che con la sua prosa singolare e asciutta si fece apprezzare col celebre romanzo Les amis.
UN ASSAGGIO
«Ma questo attaccamento alle cose interiori non era tale da non poter essere accantonato quando era con gli amici. In fondo, conduceva una specie di doppia vita, perché come facilmente s’era interessato a una conversazione seriosa, altrettanto facilmente si abbandonava poco dopo alla stravaganza. E se in tale situazione fosse stato sorpreso dalla persona con cui aveva appena disquisito sul mistero della Trinità, faceva finta di non riconoscerlo. La sostanza della sua natura riprendeva il sopravvento e, nonostante il profondo amore per la discussione, sceglieva le distrazioni.»
L’AUTORE
Emmanuel Bove, nasce nel 1898 a Parigi, da padre russo e madre lussemburghese. Si diploma a Ginevra. Il padre ha una relazione con una donna inglese la cui influenza sarà positiva per la vocazione letteraria di Emmanuel, che nell’inverno 1915-’16 studia in Inghilterra. Rientrato a Parigi si dedica a vari mestieri. Nel ’21 convive con l’insegnante Suzanne Vallois e va a vivere a Vienna; scrive romanzi popolari con lo pseudonimo di Jean Vallois. Nel ’22 rientra a Parigi e si dedica al giornalismo di cronaca. Nel ’23 viene raggiunto da Suzanne dalla quale ha la figlia Nora. Conosce Colette e nel ’24 pubblica Mes amis, la sua opera più celebre con la quale nel ’28 vince il “Prix Eugène Figuière”. Nello stesso anno conosce Louise Ottensooser, che sposa nel ’30. Durante la guerra è a Algeri dove scrive: Le Piège, Départ dans la nuit, Non-lieu. La sua scrittura ottiene, l’ammirazione di diversi scrittori tra cui: Reiner Maria Rilke, Colette, Roland Barthes e Samuel Beckett. Muore a Parigi nel ’47 di deperimento e insufficienza cardiaca. Molte opere vengono pubblicate postume, tra le quali Un caractère de femme, scritto nel ’36.