Joseph
Roth,
L’incantatore
A cura di Claudia Ciardi. Traduzione di Claudia Ciardi e Katharina Majer. pag.
36, ISBN
978-88-6226-073-2 Euro
4,00
IN
SINTESI
Otto prose inedite in Italia del grande scrittore austriaco Joseph Roth, autore di La leggenda del santo bevitore, La Cripta dei Cappuccini, La marcia di Radetzky e di tanti altri capolavori.
UN ASSAGGIO
«Lo spettro teneva questo manico sotto il braccio sinistro, all’incirca come gli uomini di mondo sono soliti portare una cartella dei documenti o un ombrello fuori uso. Su entrambe le spalle di questa apparizione fantastica aderivano spalline. Da esse proveniva un indescrivibile abbagliante fulgore, come fossero fatte con raggi di sole e intessute con fili di chiaro di luna. Questa fiabesca immagine di sogno avanzava, confondendo vista e udito, in mezzo a una strada reale. Svettava sulla maggior parte dei passanti. Era un monumento ambulante e si vedeva già da lontano.»
L’AUTORE
Joseph Roth nasce il 2 settembre 1894 a Brody in Galizia da genitori ebrei. Abbandonato dal padre viene cresciuto dalla madre e dal nonno materno. L’insofferenza per la provincia lo spinge a partire. Esordisce con il racconto L’allievo modello (’16) e si arruola volontario. Inizia la carriera di giornalista a Vienna (’19). Nel ’20 è a Berlino dove collabora con diverse testate, firmando numerosi feuilletons, ritratti della metropoli raccolti per strada e nei caffè. Sposa l’ebrea viennese Friedl Reichler (’22). Escono i romanzi Hotel Savoy e La ribellione (’24), quindi si trasferisce a Parigi. Dà alle stampe il resoconto di viaggio sulla Provenza, viene inviato in Russia (’26) e Albania (’27), pubblica il romanzo Fuga senza fine e il saggio Ebrei erranti. Primi gravi sintomi della schizofrenia della moglie (’30). Nel ’32 pubblica La marcia di Radetzky, omaggio al mito asburgico su cui tornerà in La Cripta dei Cappuccini (’38). Il 25 aprile 1935 i suoi libri compaiono nella lista degli ‘scritti dannosi e indesiderati’ dal regime. La sua salute è ormai irrimediabilmente compromessa dal crescente consumo di alcol. Il 23 maggio ’39, raggiunto dalla notizia del suicidio a New York dell’amico scrittore Ernst Toller, ha un collasso da cui non si riprenderà più, morendo quattro giorni dopo. Esce postuma La leggenda del santo bevitore.