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L’AUTORE
Sylvia Plath nasce nel 1932 nei pressi di Boston da padre tedesco e madre austriaca. A soli otto anni scrive la sua prima poesia, che viene pubblicata nel «Boston Herald»; a scuola è la più brava. Nello stesso anno muore il padre. Nel ’50 entra nel college. Si affacciano le depressioni, le delusioni amorose e i primi due tentativi di suicidio, seguiti da ricoveri in cliniche psichiatriche e devastanti elettrochoc. Vince una borsa di studio, due premi di poesia e si laurea con lode con una tesi su Dostoevskij. Nel ’55 viene ammessa a Cambridge. Vive a Londra un’intensa storia d’amore con lo studente Richard Sassoon che poi la lascerà. Conosce il poeta inglese Ted Hughes. Si sposano nel ’56. Nel ’57 torna con Ted in America per insegnare inglese nel suo vecchio College. Lascia l’insegnamento per avere più tempo per la scrittura. Ted riceve numerosi riconoscimenti. Alla fine del ’59 la coppia torna a Londra dove esce la raccolta di poesie The Colossus and Other Poems. Il 1° aprile ’60 nasce la figlia Frieda Rebecca. Ted e Sylvia si trasferiscono nel Devon. Dopo un iniziale entusiasmo la frustrazione per la dura vita domestica, che le ispirerà il romanzo La campana di vetro, pubblicato il 14 gennaio 1963, pochi giorni prima della morte. Nel luglio ’62, a pochi mesi dalla nascita del figlio Nicholas, la gelosia la spinge a bruciare tutte le carte di Ted. Separatasi da lui, si rifugia nella scrittura di nuove poesie, che confluiranno nella raccolta postuma Ariel. A novembre ’62 si trasferisce a Londra, dove l’11 febbraio ’63 si uccide.
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